Parquet: l’origine del nome e della sua evoluzione
Il parquet oggi è una delle soluzioni più apprezzate per realizzare pavimentazioni chic e raffinate nelle case private, uffici, aziende, studi medici ecc… Negli ultimi decenni le nuove tecnologie hanno permesso di realizzare pavimenti in parquet sempre più funzionali ed esteticamente apprezzabili, eppure il parquet ha origini antichissime. Oggi come rivenditori di parquet a Trieste parleremo proprio di questo. Si presume infatti che l’utilizzo di pavimenti in legno fosse diffuso già nel lontanissimo 3000 a.C. per poi evolversi nel corso dei secoli ed infatti esistono numerose testimonianze che risalgono ai tempi degli antichi Egizi, dei Romani, dell’epoca barocca e dell’800.
I primi parquet della storia: dagli antichi Egizi all’epoca barocca
Gli antichi Egizi iniziarono ad apprezzare il legno come materiale funzionale e performante, infatti veniva usato soprattutto per proteggersi dagli insetti. Non sono purtroppo arrivate testimonianze dell’applicazione del legno per il naturale deterioramento del materiale.
L’Antico Testamento descrive le case del regno di Salomone caratterizzate da pavimenti in legno. Diverse fonti raccontano che anche nel periodo romano venivano utilizzati pavimenti in legno a spina di pesca.
Nel Basso Medioevo, con lo sviluppo delle civiltà scandinave e britanniche, si iniziò a costruire pavimentazioni con un legno di varie tipologie e colori con decorazioni geometriche molto suggestive ed accattivanti.
Nel XII secolo l’utilizzo del legno si diffuse anche in Francia, dove venne ulteriormente raffinato con decorazioni sempre più stilizzate ed eleganti. Il primo vero “parquet” nacque proprio nella terra transalpina nel 1534 con la firma dell’architetto Jules Menard che realizzò un pavimento in legno su commissione di re Francesco I.
In questa fase il parquet iniziò ad essere sempre più apprezzato e gli architetti si sbizzarrirono nella realizzazione di pavimentazioni abbinando soprattutto legno di rovere ed ulivo. Dal XIV si lavorò molto anche sulla funzionalità del legno realizzando pavimenti a doppio strato, soluzione che migliorò notevolmente le prestazioni contrastando gli effetti usuranti dell’umidità, delle temperature e del normale invecchiamento.
Il termine “parquet”, che sostanzialmente si riferiva alla parola francese “parco”, fu sdoganata nel periodo di Luigi XIV. La reggia di Versailles e tante altre costruzioni destinate ai nobili furono realizzate con pavimento in noce, faggio e ciliegio.
Il parquet visse il suo periodo di massimo splendore proprio nell’epoca barocca, quando si diffuse anche in Italia. Testimonianze ancora visibili sono presenti a Palazzo Ducale a Venezia e a Palazzo Madama a Torino. La pavimentazione in legno continuò a prosperare nell’800 soprattutto nel nord Italia.
Il parquet ai giorni nostri
La pavimentazione in legno è sopravvissuta a tante epoche ed evoluzioni architettoniche fino ai giorni nostri, imponendosi come uno dei materiali più funzionali. Il parquet abbina sapientemente estetica e design, un mix vincente per ogni pavimentazione moderna. Questa tipologia di pavimento risulta inoltre particolarmente facile da pulire, non richiede particolare manutenzione, può essere riciclata ed offre un buon isolamento acustico e termico. Grazie a queste caratteristiche con ogni probabilità il parquet continuerà ad essere utilizzato anche nei secoli futuri.