Quando si parla di pavimento laminato e vinilico si fa l’errore di distinguerli solamente per una questione estetica oppure economica. Si tratta in realtà di due materiali piuttosto diversi tra di loro sia per struttura sia per prestazioni meccaniche. In questo articolo analizziamo proprio le principali differenze tra laminato e vinilico, i pro ed i contro per una scelta finale più mirata ed oculata a seconda delle proprie necessità.
Il laminato è composto da 4 strati: carta di controbilanciatura, pannello di fibre di legno e resine ad alta intensità, carta stampata che simula l’effetto legno e la pellicola protettiva. Il vinilico invece è composto da una lamina sottile di pvc di 4 strati: strato di usura, strato decorativo, terzo strato contenente un foglio in fibra di vetro e quarto strato che può essere dotato di micro ventose. Lo spessore del vinilico può oscillare tra i 2 ed i 6 mm in base alla posa.
Altro elemento che differenzia il laminato ed il vinilico è rappresentato dalle classi di resistenza all’abrasione. Secondo la normativa Europea ci sono 6 classi per i laminati che vanno dalla AC1 alla AC6. Le prime 3 cassi sono specifiche per l’ambito domestico e si suddividono in utilizzo moderato, medio e pesante. Lo stesso discorso vale per le ultime 3 classi destinate però ad un utilizzo commerciale. Per il vinilico le classi in ambito domestico si suddividono in 21, 22 e 23; in ambito commerciali le classi si suddividono in 31, 32 e 33; infine per l’industria le classi disponibili sono 41, 42 e 43. Maggiore è il numero della classe e maggiore è la resistenza garantita.
Analizzando i pro possiamo dire che il laminato offre una maggiore libertà di scelta per il proprio arredamento poiché è disponibile in diverse finiture e colori. Si può inoltre posare su pavimenti già esistenti ed è perfettamente compatibile con il riscaldamento a pavimento. Garantisce una buona resistenza ai graffi ed al calpestio, mantiene inalterato il suo colore nel tempo ed infine la pulizia e la manutenzione risultano molto facili. Di contro lo spessore del laminato difficilmente va sotto i 7 mm e questo materiale può risultare piuttosto rumoroso. Il laminato risulta anche poco flessibile e non sempre è compatibile con zone particolarmente umide.
Il vinilico ha uno spessore più ridotto, è completamente riciclabile e flessibile e garantisce una notevole resistenza all’umidità. La posa può essere flottante o adesiva a seconda delle necessità ed il materiale è compatibile col riscaldamento a pavimento ed è dotato di ottime capacità fonoassorbenti. Tuttavia il vinilico costa di più, non sempre garantisce rese naturali e l’eliminazione della colla può risultare difficoltosa in caso di sostituzione di una lastra o dell’intero pavimento.