L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile online il modello per la cessione dell’Ecobonus. Tutti i contribuenti che hanno effettuato lavori di efficientamento energetico sulle singole case, possono già inviare la comunicazione. C’è tempo fino al 12 luglio 2019.
Risparmio energetico casa, le istruzioni per la cessione dell’Ecobonus
È prevista una detrazione per chi esegue interventi di riqualificazione energetica sulle singole abitazioni. Volendo è possibile cedere il credito, corrispondente a questa detrazione dall’imposta lorda che spetta per tali interventi, al fornitore dei lavori.
Ovviamente il fornitore deve essere d’accordo e non può in alcun modo vedersi obbligato. L’importo da poter cedere equivale al bonus fiscale al quale si avrebbe diritto. Inoltre la cessione del credito può avvenire sia per quanto riguarda lavori condominiali sia invece si tratti di interventi realizzati sui singoli immobili.
Infine, anche la banca può essere considerata un fornitore. Questa opportunità però riguarda soltanto i dipendenti con reddito massimo di 8 mila euro annui, i pensionati fino a 7 mila e i freelance che non fatturano oltre 4.800 euro all’anno. Anche la banca, come la ditta incaricata dei lavori di risparmio energetico, deve comunicare la propria volontà di accettare la proposta.
Nel momento in cui si raggiunge l’accordo, allora la cessione del credito va comunicata all’Agenzia delle Entrate, per dichiarare di rinunciare alla detrazione. Possono usufruire del modello disponibile sulla piattaforma per la cessione del credito, tutti coloro che nel corso dell’anno 2018 hanno effettuato lavori in appartamento, cedendo il loro credito d’imposta alla ditta che ha preso in carico i lavori.
La piattaforma è già attiva e utilizzabile a tal scopo fino al 12 luglio. Chi possiede una Pec può inviare direttamente il modulo o in caso contrario, dovrà recarsi direttamente agli sportelli per effettuare l’operazione.
Ricapitolando, ecco i protagonisti della cessione del credito Ecobonus:
tutti i beneficiari della detrazione d’imposta prevista per la riqualificazione energetica, anche se non sono tenuti a versare l’imposta sul reddito, possono usufruire della cessione
i fornitori dei lavori, che scelgono volontariamente di poterne beneficiare
altri soggetti privati (sia persone fisiche, lavoratori autonomi o d’impresa individuale), collegati a tale rapporto che
banche o intermediari finanziari, solo nei confronti di soggetti che rientrano nella no tax area
A quanto pare però, anche questo sistema burocratico sarà presto snellito: sembra che sarà possibile ottenere il bonus in maniera diretta, con uno sconto sui lavori (nella pratica come avviene già con l’Ecobonus per l’acquisto delle auto meno inquinanti).
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